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Non capisco cosa tu intenda per "corto batteria" ma in generale è tipico delle nostre moto presentare tensioni elevate sull'impianto a causa di un malfunzionamento della batteria stessa.Ciao Bevotroppo! È possibile che per un corto batteria il regolatore immetta da 10v fino a 21v?
vedo un pò difficile utilizzare questo schema nato per un trasformatore che quindi eroga una tensione fissa e non ampiamente variabile come lo statore della moto; ma non è più semplice montare (anche temporaneamente) una batteria sicuramente funzionante e provare direttamente?Dallo schema che vedo, senza smontare tutto posso fare un test a motore acceso e lampadina collegata come da schema?
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Ciao Bevotroppo! È possibile che per un corto batteria il regolatore immetta da 10v fino a 21v?La mia stagione motociclistica non è iniziata granchè bene: due sole uscite e la prima si è risolta con una Caporetto elettrica mentre la seconda è andata anche peggio...
Comunque mi sono ritrovato nella necessità di dover provare un regolatore e di capire quali dei, tanti che ho nel cassetto, funziona e quali no.
Mi sono quindi costruito un' archibugio per fare da tester e che potrà servire a chi si trova nella mia stessa condizione.
Il coso serve per i regolatori a 12V CC del 3 e 1/2 e solo parzialmente per quelli 6V/12V del Kanguro mentre adattando le tensioni può servire per gli impianti 6V CC del 250 / 125.
il materiale è poca cosa:
serve:
un trasformatore 220 / 12V,
una lampadina 12V (quella delle frecce),
un tester,
un alimentatore variabile da pochi volt ad almeno +15V:
chi fosse sprovvisto dell'alimentatore variabile può in alternativa costruire un circuitino con un diodo, un condensatore ed un potenziometro (meno preciso ma ampiamente sufficiente):
la lampadina simula l'accumulatore: quando si accende vuole dire che si sta caricando,
la tensione variabile simula le condizioni di esercizio (la tensione) della batteria,
i faston GIALLI sono gli interruttori che regolano l'energia proveniente dallo statore,
il faston MARRONE è l'ingresso della tensione di riferimento dal quadro;
nel normale funzionamento il regolatore deve alimentare la batteria fino a che la tensione raggiunge un certo valore e poi inibire la carica; i nostri hanno bisogno di un minimo voltaggio per funzionare, se la batteria è completamente guasta non caricano
sotto i 4V il regolatore è bloccato, ma basta salire un poco:
da questo valore la carica continua fino alla tensione nominale:
è interessante notare che a differenza degli alternatori con le spazzole, nei volani con magneti permanenti non vi è una modulazione della carica ma essa è "tutto o niente" e il "tutto" deve assorbirlo la batteria e questo spiega le tensioni elevate che si ritrovano quando l'accumulatore è fuori uso.
se tutto funziona come dovrebbe al superamento della tensione nominale la carica deve cessare:
qualunque comportamento diverso è sintomo di malfunzionamento, terminato con un terminale Giallo si deve ripetere il tutto con l'altro terminale dello stesso colore.
Il sistema funziona anche con i regolatori a ponte, ma come riconoscere gli uni dagli altri?
nei controfase sul faston B+ / ROSSO non è collegato nulla:
in quelli a ponte al faston B+ / ROSSO sono collegati due diodi provenienti dai faston GIALLI:
Per ultimo un' esploso di cosa contiene un regolatore:
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nessun problema Antonio:Adesso devi estrarre l'ingranaggio conduttore della cinghia e visti i precedenti mi sa che saranno cazzi.
caro roberto,Carlo, ma non faresti prima a mettere a punto quello "bello" che hai da parte?
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