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 Storia della Moto Morini

LAlfonso Morini con Giacomo Agostini e Dante Lambertini  raggianti alla premiazione di una delle numerose vittorie !a storia di questo glorioso marchio inizia da quella del suo fondatore, Alfonso Morini classe 1898. Sin da giovanissimo Alfonso dimostra grande passione per la meccanica e per i motori oltre ad ambizioni imprenditoriali, che lo portano, dopo una breve esperienza presso una officina di riparazioni motori,  a mettersi in proprio, aprendo una piccola officina di motoriparatore. Era il 1914, e da li a poco lo scoppio della prima guerra mondiale lo costringe però a sospendere l'attività. Durante il conflitto Alfonso si arruola volontario, riuscendo ad entrare nell' VIII Reparto motocicli di Padova, dove può incrementare la sua esperienza lavorando su svariati modelli di motocicli italiani ed esteri. Alla fine del conflitto Alfonso Morini torna nella sua piccola officina di legno in via Selvatica a Bologna, dove riprende l'attività di motoriparatorUn'altra immagine di Alfonso Morini con la M.M.125e. In quegli anni cresce in lui la voglia di progettare motociclette, dedicando il poco tempo libero e le ore notturne a questi progetti. Nel 1924 Alfonso inizia la sua attività di costruttore, ricevendo da Mario Mazzetti, uno dei fondatori della G.D., l'incarico di realizzare un proprio progetto di bici equipaggiata con un motore 125 c.c. a due tempi.Una volta costruita la moto Alfonso decide anche di portarla in gara, dove al suo esordio manca la vittoria solo a causa di un banale incidente. Il debutto è comunque esaltante, e porta Mazzetti e Morini a decidere di produrre in serie la motocicletta. Nasce così il 18 Settembre 1924 la M.M. che in poco tempo acquista fama e prestigio in campo nazionale, un successo al quale certamente Alfonso Morini contribuisce in modo determinante in qualità di tecnico e pilota. Tra i successi ottenuti spiccano sei primati mondiali ottenuti al Gran Premio delle Nazioni del 1927 e il record di velocità classe 175 c.c. ad oltre 162 Km/h del 1933. Alla M.M. Morini trascorse tredici anni, e nel 1937 chiese di essere liquidato, ottenendo ventiquattromila lire, una scatola di compassi e una moto usata, che rivendette subito, in vista dei suoi nuovi progetti. Con questo capitale Alfonso Morini, che negli anni trascorsi alla M.M. aveva ottenuto molte soddisfazioni, ma pochi ricavAlfonso Morini in gara sulla MM 125 da lui stesso realizzata i economici, decide di intraprendere la sua avventura imprenditoriale fondando ufficialmente la Moto Morini.

La produzione inizialmente è essenzialmente rivolta ai motocarri, veicoli che in quegli anni avevano un notevole mercato, anche per rispettare l'accordo preso con l'ex socio Mazzetti di non produrre motocicli. La sede dell'attività è in via Malvasia a Bologna, e i modelli offerti sono un motocarro da 350 c.c. ed uno da 500 c.c., entrambi a valvole laterali, i cui motori venivano anche venduti separatamente ad assemblatori di motoveicoli da trasporto. 

Nel 1939 la Morini si affermò nel settore con l'M610, robusto motocarro con trasmissione a cardano, lubrificazione a carter secco e cambio separato. Ancora una volta è la guerra a fermare Alfonso, che si trova costretto a convertire la fabbrica per la costruzione bellica, cosa che continua sino al 1943, quando un bombardamento rade al suolo l'edificio di via Malvasia. Questo duro colpo economico e morale, non  frena però l'iniziativa di Alfonso, che alla fine del conflitto si rimette al lavoro, dopo aver trovato una nuova sistemazione in via Berti, ed in meno di un anno dà sfogo alla sua passione per le due ruote, mettendo in produzione la prima Moto Morini, la T125. Si tratta di una monocilindrica due tempi di 125 c.c. con cambio a tre velocità, chiaramente ispirata alla tedesca DKW molto in voga in quegli anni. 

 

Alfonso Morini e Mario Mazzetti La M.M. 175 del 1932


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