La finitura di un pezzo tagliato al laser può andar bene così senza lavorazioni, tutt'al più una smerigliata dove taglia perchè si tira dietro un po' il metallo fuso che tende a fare spessore. Non è certamente preciso come lavorato di macchina utensile, soprattutto mancano gli spigoli vivi sulla superficie di taglio, ma non credo che questo sia un problema. Le asole, se troppo piccole, parlo meno di sei mm. di larghezza, potrebbero essere problematiche. Per il discorso software ti ha già risposto Pierluigi.
a questo punto mi chiedo se non è meno dispendioso fare tutta la lavorazione con una fresa CNC utilizzando un fresino d=4? cosi con una macchina si riesce a fare tutto, asole comprese.
il materiale.. direi alluminio spessore 3mm. le sollecitazione sono basse, serve un po di spessore per poter filettare
che ne pensi?
Beh, fatto col fresino da 4 mm. su di uno spessore 3 mm. di alluminio è certamente meglio e sarà anche veloce. Considera che il taglio laser richiederebbe almeno uno spessore di 4-5 mm. in ferro. L'unico dubbio può essere lo spessore 3 mm. per un filetto, che non sia molto sollecitato va bene, però non deve allentarsi con le vibrazioni. Si potrà sempre mettere un frenafiletti o un controdado se ci sta dietro...
Agli uomini insegnerei che non si smette di andare...
Interessantissima questa discussione!!! Pure io sono allo studio di una possibile accensione elettronica visto i prezzi dei ricambi originali e delle possibili soluzioni alternative che ci sono attualmente, solo il captatore di Marcus sembrerebbe la migliore senza sconvolgere eccessivamente la moto e la sua elettronica. La mia idea era quella di sostituire il captatore originale con un sistema ottico (semplice da realizzare e il posto dove sarebbero posizionati li manterrebbe puliti salvo rottura del paraolio asse a camme) o cercare di sfruttare il rotorino di fabbrica e utilizzare dei sensori hall che sono ancora più piccoli e robusti.
Essendo che il sistema diventa digitale si deve obbligatoriamente costruire una piccola centralina, nulla di complicato vanno bene anche due pic a 8 bit (uno per candela), per regolare e gestire l’anticipo e comandare direttamente i nostri trasduttori originali o di qualsiasi altro tipo visto che non sono più vincolati al captatore originale che è di tipo induttivo per gestire l’anticipo. Certo si perde la capacità di poter accendere la moto senza batteria però questo è un problema che si può risolvere sfruttando l’energia prodotta nella pedalata di accensione (la centralina digitale consuma veramente pochissimo). E’ una cosa che farò anche per soddisfazione personale visto che nel mondo ne esistono tanti esempi da cui ho preso spunto e sono funzionanti perfettamente. In teoria sarebbe molto più economico e di più facile realizzazione (tranne la programmazione un fattore troppo scomodo). Voi che ne pensate?
Per Piero57:
La tua idea di adattare l’accensione Kawasaki GPZ500 mi è piaciuta moltissimo, forse si potrebbe schermare il volano nella faccia dove guardano i reluctor con un foglio di Mu-metal (veniva utilizzato per schermare gli avvolgimenti dei tubi catodici dei Tv e degli oscilloscopi che creavano fortissimi campi magnetici ) è davvero molto sottile ma con una alta permeabilità e penso che sia più che sufficiente per schermare il campo magnetico del volano. Questo è il link di ebay
Spero che si possa trovare una soluzione per poterla applicare sul volano.
Interessantissima questa discussione!!! Pure io sono allo studio di una possibile accensione elettronica visto i prezzi dei ricambi originali e delle possibili soluzioni alternative che ci sono attualmente, solo il captatore di Marcus sembrerebbe la migliore senza sconvolgere eccessivamente la moto e la sua elettronica. La mia idea era quella di sostituire il captatore originale con un sistema ottico (semplice da realizzare e il posto dove sarebbero posizionati li manterrebbe puliti salvo rottura del paraolio asse a camme) o cercare di sfruttare il rotorino di fabbrica e utilizzare dei sensori hall che sono ancora più piccoli e robusti.
Essendo che il sistema diventa digitale si deve obbligatoriamente costruire una piccola centralina, nulla di complicato vanno bene anche due pic a 8 bit (uno per candela), per regolare e gestire l’anticipo e comandare direttamente i nostri trasduttori originali o di qualsiasi altro tipo visto che non sono più vincolati al captatore originale che è di tipo induttivo per gestire l’anticipo. Certo si perde la capacità di poter accendere la moto senza batteria però questo è un problema che si può risolvere sfruttando l’energia prodotta nella pedalata di accensione (la centralina digitale consuma veramente pochissimo). E’ una cosa che farò anche per soddisfazione personale visto che nel mondo ne esistono tanti esempi da cui ho preso spunto e sono funzionanti perfettamente. In teoria sarebbe molto più economico e di più facile realizzazione (tranne la programmazione un fattore troppo scomodo). Voi che ne pensate?
Per Piero57:
La tua idea di adattare l’accensione Kawasaki GPZ500 mi è piaciuta moltissimo, forse si potrebbe schermare il volano nella faccia dove guardano i reluctor con un foglio di Mu-metal (veniva utilizzato per schermare gli avvolgimenti dei tubi catodici dei Tv e degli oscilloscopi che creavano fortissimi campi magnetici ) è davvero molto sottile ma con una alta permeabilità e penso che sia più che sufficiente per schermare il campo magnetico del volano. Questo è il link di ebay
Spero che si possa trovare una soluzione per poterla applicare sul volano.
Saluti a Tutti i Morinisti.
VeeTwin, la soluzione tutta digitale sarebbe l'ottimale anche secondo me. Per la capacita' di programmazione non mi preoccuperei piu' di tanto. Chi ne e' capace potrebbe produrre un certo numero di eprom con mappe differenti da sostituire sul circuito stampato. Gli interessati potrebbero acquistare solo cio' che interessa (la curva di anticipo standard ad esempio).
L'unico inconveninte che vedo e' la messa in produzione di un sistema completo. Anche se parliamo di una piccola produzione, bisogna progettare l'elettronica, programmare la centralina, decidere lo stadio d'uscita (mosfet, hexfet...) e renderlo affidabile, trovare un contenitore adatto e renderlo a prova di umidita' e vibrazioni infine scegliere il tipo d bobina. Non mi fiderei a montare il tutto su una basetta millefori ed inscatolare nella classica scatoletta di plastica da hobbista.
Per questo motivo io tenderei piu' ad adattare qualcosa di "esistente in natura", molti di questi problemi sono gia' risolti e la soluzione e' davvero chiavi in mano. Non sono completamente daccordo sulla soluzione "Markus"...il prezzo e' alto per una coppia di captatori. E' pur vero che meccanicamente e' davvero pregevole ed ha dovuto costruirsi le macchine di test (e deve ripagarsi questi investimenti...). Poi, cambiare i soli captatori mantenendo tout court la nostra accensione originale non mi sembra un gran passo avanti...eccetto ovviamente il fatto che che ci sarebbero le regolazioni indipendenti. A questo proposito, per assurdo, uno potrebbe segare in due il nostro captatore originale e metterci due viti in piu'... .
L'accensione Kawasaki per me sarebbe perfetta se solo riuscissi a portare i captatori lato volano. Tenete conto che tra captatori, modulo accensione e bobine non ho speso piu' di 100 euro (su Ebay) ed in caso di guasto devo cercare un ricambio reperibilissimo in ogni parte del mondo.
Per il problema del volano non schermato...ti ringrazio per la segnalazione, un materiale davvero interessante! Nel mio caso pero' non riesco ad utilizzarlo, dovrei incollarlo proprio sulle alette di raffreddamento del volano e non credo si riesca.
Stamattina invece mi sono fatto un supportino per i captatori Kawasaki da montare nel vano originale. Ci stanno al pelo, praticamente toccano il coperchio e la parte sensibile si trova a solo 1 cm dall'alberino dell'asse a camme. Adesso devo approntare una sorta di rotore. Per il momento il mio accrocchio non mi permette aggiustamenti, anche facendo le asole ai fori c'e' poca possibilita' di aggiustamento causa spazi ridotti. Questi captatori son piuttosto alti (2.5cm), chiaro che bisognerebbe trovare qualcosa di piu' compatto. I captatori del Kawasaki GPZ600R (moto che ho posseduto...) sono leggermente piu' bassi e darebbero qualche margine di manovra in piu'. Qui una foto dell'accrocchio:
bene Piero, però ad occhio mi sembrano troppo vicini al perno centrale
credo ci siano problemi con la velocità angolare, se troppo bassa il
segale per la fasatura non varia, nel senso che li devi mettere
sul volano, se l'anticipo varia a 4000 giri, sul'albero a camme
ti ritrovi a 2000 giri, la centralina ti varia a 8000 giri cioe a
4000 giri sul camme, e come se i pick-up della kokusan del dart
li posizionassi sul camme, è da vedere dove erano in origine
sul volano o sul camme.
sulla foto si legge l'angolo di accensione con un solo captatore con
i due magnetini tenuti fermi da rispettive viti.
Pierluigi, capisco cosa vuoi dire ma non sono daccordo. E' vero che tra albero motore e albero a camme c'e' un fattore 2 ma l'anticipo (ragiono secondo il funzionamento del nostro sistema Ducati) varia non perche' la centralina (che e' stupida...) riconosce il numero di giri, come le centraline digitali, ma perche' quando il magnete passa davanti alla bobina crea una certa forma d'onda che varia al variare dei giri. la centralina Ducati non sa quando il magnete ripassera' da quelle parti quindi diciamo che processa l'impulso che riceve. Se il motore gira piano questo impulso sara' basso e stretto, questo impulso, essendo lento, inneschera' l'SCR molto vicino al PMS dando origine ad un anticipo basso. Quando invece il regime sale l'impulso diventa alto e largo, questa tensione arriva prima rispetto al caso precedente e quindi innesca prima l'SCR rispetto al PMS. Questo modo di comportarsi non e' "strettamente" legato al numero di giri ma al fatto che il sensore varia la sua forma d'onda al variare dei giri. Cioe' a dire che se l'impulso alto e largo (che sembrerebbe dovuto ad un regime alto) io lo "trucco" rallentandolo, ad esempio con un condensatore, la centralina anticipera' meno, come se "vedesse" un regime piu' basso. Tutto questo per dire che nel sistema con il reluctor e' probabile che cambiando la forma della punta metallica che passa davanti al sensore si puo' variare la forma d'onda da mandare alla centralina e quindi condizionare l'anticipo. Tutto questo ovviamente va provato...
La penso anche io come Piero57 tutto ora sta come realizzare un rotore o puntale metallico della giusta forma per poter creare le forme d'onda che creano il giusto anticipo al variare del numero dei giri. Peccato che non si possa schermare il volano sarebbe stato più facile lavorare su un diametro cosi grande, lo spazio che vi è nell'alloggio originale con questi reluctor è veramente piccolo.
La penso anche io come Piero57 tutto ora sta come realizzare un rotore o puntale metallico della giusta forma per poter creare le forme d'onda che creano il giusto anticipo al variare del numero dei giri. Peccato che non si possa schermare il volano sarebbe stato più facile lavorare su un diametro cosi grande, lo spazio che vi è nell'alloggio originale con questi reluctor è veramente piccolo.
Si, lo spazio e' talmente piccolo che sara' un vero problema farlo andare. Tra l'altro costruire un rotore che calzi sull'albero a camme non e' facilissimo...non ho voglia di distruggere un rotore Ducati...
ok sei stato chiaro non lo sapevo che un condensatore posto
in parallelo al pick-up potesse spostare la curva di anticipo a vari regimi
però non capisco questa modifica sul volano. morinist.dk/morini/lastrega94.php
che abbia lo stesso effetto?