Quando ho parlato del disassamento dei pistoni mi riferivo al fatto che, come Lambertini stesso mi disse a Morano l’anno sorso, gli assi dei due cilindri, pur formando un angolo di 72° (in realtà poi sono 71° 50’, ossia 71,8 in decimale) sono traslati verso l’esterno. Non mi dilungo sul motivo di questa scelta, mi limito a mettere due foto abbastanza eloquenti:
Per compensare questa traslazione (ma anche per rendere più scorrevole il manovellismo) i fori degli spinotti sono a loro volta disassati verso l’interno della V.
Stante però il senso di rotazione dell’albero motore, il disassamento ha effetti opposti nei due gruppi termici, tale che il pistone posteriore è, per così dire,
più lento nella corsa di salita durante la fase di compressione alla volta del PMS, cioè nel momento in cui interviene la variabile costituita dall’anticipo d’accensione. Stando a questa osservazione il posteriore dovrebbe avere meno anticipo, e in effetti in tutti i captatori che ho potuto provare (e non sono pochissimi) ho constatato un anticipo inferiore sul posteriore, che però, Campdel, non è ottenuto geometricamente, bensì
elettricamente, mediante un diverso numero di spire della relativa bobina.
E comunque anche nei captatori neri – che, mi riferiscono, hanno bobine identiche – il fenomeno è ugualmente presente.
Si tratta di uno dei componenti più enigmatici di queste macchine: meriterebbe un po’ di sperimentazione soprattutto nella sua parte magnetica (bevotroppo
sa). All’inizio di quest’estate ho fatto qualche prova modificando le dimensioni del dente e delle due “finestre” nel rotore, intervento che mi ha sortito notevoli effetti soprattutto come stabilità della fase. Lo scopo iniziale era quello di ridurre la variazione da minimo a massimo che secondo me è eccessiva, soprattutto in un motore più compresso. Sempre Lambertini in persona ha confermato, anche se non direttamente a me, l’importanza della variabile “magnetica” suddetta.
I (pochi) esperimenti fatti si sono dimostrati interessanti ma ho dovuto interrompere perché la moto dovevo anche usarla (non solo come banco-prova).
Indagare ulteriormente aprirebbe scenari interessanti, in primis la
vexata quaestio dell’utilizzo dei trasduttori della Vespa 125 in luogo degli originali.