Alternative all' accensione elettronica Ducati - Powerdynamo

10/10/2017 09:23 #29595 da nick16
Data la difficoltà a reperire captatori di ricambio per il mio Morini Sport del 76 (captatore rosso), ho deciso di autocostruirmelo . Gli obiettivi erano la massima semplicità costruttiva e il minor impatto possibile sull’impianto elettrico. Ho scelto la soluzione magnetica che mi ha consentito di conservare il rotore originale. Come sensori ho usato dei normali sensori ad effetto Hall ( per la verità i sensori comuni lavorano fino a temperature di 85 gradi e , pur avendo misurato nel vano al massimo temperature di circa 70 gradi , ho preferito , per prudenza , adottare sensori il cui campo di lavoro arriva a 150 gradi). Lo statore nei vari passaggi fino al definitivo è stato prototipato con la stampa 3d e , quando lo stampatore mi ha assicurato che il materiale aveva una temperatura di rammollimento di 130 gradi , l’ho utilizzato direttamente senza riscontrare problemi. In ogni caso , volendo, con lo stesso file per la stampa si potrebbe ottenere un pezzo fresato in alluminio (è solo una questione di costi). Ho semplificato al massimo la fasatura al momento del montaggio che si effettua senza l’uso di goniometri o altri strumenti. Ho sfruttato il fatto che entrambi i due tipi di rotori hanno la “linguetta” rivolta verso l’alto della stessa lunghezza. In pratica è sufficiente portare il cilindro 1 al PMS, inserire il pezzo centrale amovibile , che si incastra sulla linguetta, ed accostare i due porta sensori a questa sorta di dima. Bloccati i porta sensori si estrae la dima, la fasatura è completata e i porta sensori sono liberi di essere spostati indipendentemente per ottenere , a mezzo strobo, il pareggiamento fine dell’anticipo su i due cilindri. Chiaramente il pick up è accompagnato da una scheda elettronica con il solito Arduino e pochi altri componenti per la gestione dell’anticipo e dei segnali da inviare ai trasduttori. Per completare la parte hardware , avendo posizionato la centralina nel vano sotto la sella, mi sono prolungato i due fili rossi del pickup Ducati fino al vano portaoggetti sotto la sella e ho aggiunto due fili che collegano i trasduttori alla centralina per poter , tramite un semplice deviatore o collegando opportunamente i fili, scegliere se inviare ai trasduttori il segnale della mia centralina o della Ducati senza dover smontare il serbatoio. Per l’alimentazione della scheda utilizzo il faston marrone libero sulla morsettiera che dà tensione quando si accende il quadro. In pratica posso avere i due sistemi contemporaneamente a bordo e il passaggio dall’uno all’altro richiede solo qualche minuto,il tempo di scambiare i captatori e collegare due fili. Questa possibilità risolve anche la perplessità di molti di dipendere dalla batteria. L’idea di alimentare direttamente dal circuito di accensione non è percorribile perché Arduino ha un tempo di ritardo dal momento che viene alimentato a quando è operativo , dovuto al caricamento del programma, di circa 1 – 2 secondi; quindi l’avviamento lo vedo difficile. Sistemi a batteria tipo cellulari o pc portatili ,pur se concettualmente semplici, complicano di molto il circuito che deve prevedere la ricarica e ho scoperto che , specialmente per le batterie al litio , la procedura corretta di ricarica non è affatto una cosa banale e va oltre le mie scarse capacità. Passiamo al software. Non dovendo gestire sonde Lambda, EGT , TPS, Knock Sensor e quant’altro, il programma è veramente basico (occupa solo circa il 10% della memoria disponibile) ma è molto veloce (in teoria potrebbe gestire regimi di svariate decine di migliaia di giri al minuto). Per la curva di anticipo , sia perché bidimensionale e sia perché molto regolare, invece delle usuali tabelle carico direttamente l’equazione della curva . Questo comporta che mentre il valore da una tabella è sempre un valore discreto quello da equazione è continuo e , anche se in pratica potrebbe essere ininfluente , questo sistema comunque applica anticipi anche di frazioni di grado. La modifica di una curva di anticipo è molto veloce perchè si riduce alla modifica di pochi coefficienti senza intervenire su molte caselle di una tabella. Una caratteristica positiva dell’accensione Ducati è l’indipendenza dei due cilindri riguardo all’angolo di anticipo determinata dall’effettiva velocità con cui il rotore passa davanti alla singola bobinetta , velocità che in caso di accelerazione sicuramente varia tra uno scoppio ed il successivo. Ho voluto mantenere questa caratteristica rilevando la velocità di rotazione in prossimità di ogni scoppio e applicando il relativo anticipo perché penso che dia il miglior risultato in termini di prontezza di risposta e progressività. Questa scelta si rivela positiva anche nella fase più critica rappresentata dall’avviamento. Una pedalata completa fa compiere al motore circa 2 giri , quindi 1 giro dell’albero a camme , dando quindi ,al massimo, due scintille , una per cilindro. Se poi si parte dalla condizione in cui il rotore impegna già una bobina (Ducati) o un sensore le possibilità di avviamento dipendono da una singola scintilla. Allora strategie che prevedono di misurare grandezze nel giro in corso per poi applicare l’anticipo voluto al giro successivo , pur se perfettamente funzionanti a regime, vanno in crisi all’avviamento.Al momento ho percorso più di 4000 km e, in pratica , è l’accensione che uso tenendo la Ducati di scorta . Riguardo all’affidabilità solo il tempo potrà dare un giudizio. Il prossimo passo è una prova con trasduttori diversi ( in particolare i Piaggio) per poter risolvere un altro annoso problema.

è il link di un breve filmato.

Un ringraziamento particolare va a Raul12 (o Libero) per la totale disponibilità di tempo, ricambi su cui fare le prove e preziosi consigli.
Un saluto a tutti







Ringraziano per il messaggio: kropot, vin-lap, porverone, Campedel

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27/05/2017 12:00 #28692 da Campedel
In effetti montare i componenti di serie è sicuramente molto meno frustrante.
Comunque, ora che l'ho smontata, pubblico sul forum tutti i componenti necessari e le loro misure
Se no ci sarebbe anche la possibilità di trapiantare l'accensione della moto guzzi 350, forse un po' laborioso alloggiare il captatore ma quella è davvero precisa perchè è elettronica.
Rimettendo a posto la Guzzi del mio amico, ho visto come questa accenesione possa "a naso" adattarsi bene al nostro motore.
Il captatore è un po' diverso ma le dimensioni più o meno sono quelle.

Sto pensando di trapiantarlo sulla mia moto... avrei bisogno anche di due centraline

1978 Moto Morini 500
1946 Gilera Saturno

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26/05/2017 12:52 #28683 da leaza
Ti ringrazio Tanto , ma dopo un pomeriggio e una sera passate a leggere ogni cosa su captatore e trasduttori son giunto alla conclusione che trovo un captatore nero e ci abbino i trasduttori vespa (così tra 15 anni trovo i ricambi) con tanto di modifica a ponte per migliorare l'accensione.
Per il contagiri ho letto che in qualche maniera si riesce ad utilizzare Cmq.
Per me trovare un variatore adattabile, più costruzione di piastra e coperchio sarebbe un po' ostica come cosa (per mancanza di mezzi/abilità)

Dunque per il momento rimarrai l'unico possessore di morini "con le lucine" :)

(davvero, grazie della proposta, è francamente difficile da credere lo spirito di condivisione che c'è per quanto riguarda queste vecchie moto)

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25/05/2017 13:55 #28672 da Campedel
Guarda, anche a me la scintilla del cilindro anteriore andava a intermittenza.
Il circuito che ho deriva da un manuale di elettronica, io ho modificato solamente il sensore (da fotoresistenza a interruttore ottico) e relativi componenti.
Se vuoi (tanto devo ricreare il circuito per me, questa volta più preciso e coi faston per poter montare o smontare il tutto agevolmente) io assemblo il circuito anche per te, compresi gli interruttori ottici da montare al posto del captatore.
Quello che dovrai procurarti tu sarà un variatore di anticipo a massette, farci saldare sopra un disco, e costruire una piastra di acciaio per supportare gli interruttori ottici.
Come spesa, penso sia poco, perché devi comprare solo il variatore o se no recuperarlo. Già che ci siamo ti do un consiglio, assicurati che i gradi siano 34 perché il mio ne ha di meno. Se hai un vecchio albero a camme puoi fare delle prove di montaggio.
La piastra e il coperchio me li ha fatti gratis un mio amico saldatore in acciaio inossidabile.
Certo è una soluzione un po' laboriosa, ma a me ha dato soddisfazione.
In questo caso, la scintilla è sempre in fase.
Concludendo, io posso spedirti una copia dell'accensione e fornirti le misure di tutto,molto volentieri. Il resto, tipo la piastra o il coperchio no, perché se richiedo a questo mio amico mi mangia vivo!! Però con le misure non dovresti avere problemi.
Tieni presente che non è una accensione elettronica ma un'accensione a variazione meccanica dell'anticipo e solo la lettura è elettronica. Però è precisa.
Certo la soluzione di comprare tutto nuovo forse è più semplice... Ma io non mi fido più del captatore magnetico

1978 Moto Morini 500
1946 Gilera Saturno
Ringraziano per il messaggio: leaza

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24/05/2017 14:49 #28664 da leaza
Con grande faccia tosta provo a chiedere..
Oggi il traduttore del cilindro ant ha iniziato ad andare ad intermittenza.
Cambio tutto come riccardodea (captatore nero e trasduttori grigi a 200!!euro.. Ma è il del captatore Nuova Ray che qualcuno diceva non fosse affidabile? )

oppure tu molli il lavoro ed inizi a produrre in serie la tua accensione per morini:whistle: :whistle:

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20/05/2017 17:37 #28647 da Campedel
Ciao leaza!
Scusa il ritardo con cui rispondo
Beh non posso dire di non aver utilizzato la moto negli ultimi mesi, visto che l'altro giorno ha toccato gli 80.000 km!!
A occhio e croce ne dovrei aver percorso circa 10.000 col captatore faidate, non mi sono segnato i km.
Si è rotto qualcosa proprio l'altro giorno, di ritorno da un viaggio per lavoro di circa 250 km complessivi in cui ho dovuto veramente spingere la moto al massimo causa ritardo!!
Risultato, ho fatto gli ultimi 40 km ad un solo cilindro che mi ha riportato a casa.
Molto semplicemente, si è dissaldato un filo dell'interruttore ottico e non c'era più la scintilla al cilindro anteriore.
Ora ho smontato il tutto, diciamo che per pigrizia non avevo creato una copia più affidabile dell'accensione ma avevo montato i componenti usati durante le prove, pieni di saldature fredde.
Applicherò qualche modifica, ad esempio trasferisco tutto sotto la sella, metto dei connettori faston fra i vari componenti e rifaccio tutti i circuiti e tutte le saldature.
Dal captatore escono 8 fili, quello che si è staccato era quello più in tiro, avevo sbagliato la lunghezza non tenendo conto che gli interruttori ottici andavano poi registrati (pochi mm, ma tanto è bastato per mettere il filo in tiro e ala lunga farlo staccare).
Per quanto riguarda la parte meccanica, non ho notato usura, il variatore a massette di origine Honda è tale e quale a quando è stato montato.
Un problema però c'è, evidenziatomi da Carlo: molto probabilmente il variatore di anticipo ha una variazione abbastanza corta, costringendomi, per avere la scintilla corretta sulle tacche ANT 1 e ANT 2, ad anticipare un po' l'anticipo fisso, infatti spesso e volentieri la moto scalcia quando la metto in moto.
Dovrei risolvere montando un anticipo con più gradi di escursione
Per il resto.. Mi fido abbastanza dell'accensione
Grazie per l'interesse

1978 Moto Morini 500
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27/04/2017 08:37 #28500 da leaza
Campedel, dopo lunghi mesi (e presumo) tanti chilometri funziona sempre tutto? Hai fatto altre modifiche?

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12/10/2016 12:25 #27383 da riccardodea
Risposta da riccardodea al topic R: Alternative all' accensione elettronica Ducati
200E scontati, captatore nero + 2 trasduttori grigi nuovi, NuovaRay

qui c'è il catalogo dei prodotti www.nuovaray.com/vintage.html

Ci ho parlato al telefono e sono stati molto disponibili.

Ama il tuo prossimo: non questo, il prossimo.

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