Se usi 3 colonnette sfalsate di 120° (come da disegno del PCB) e l'asola è dello spessore del diametro della vite, la rotazione può avvenire tranquillamente senza spostamento dell'asse; io manterrei il posizionamento relativo dei due optoaccoppiatori garantito dallo stampato.
Una cosa che aggiungerei sono due led sullo stampato in serie all'output degli optoaccoppiatori (si potrebbe compensare la caduta di tensione indotta dal led con un diverso valore delle resistenze del partitore in ingresso al PIC), questo permetterebbe una "fase statica" che faciliterebbe il montaggio (ritengo che serva in quanto hai previsto delle asole di aggiustamento); in alternativa montaggio "fisso" del PCB e possibilità di aggiustamento dell' offset di anticipo tramite il software
"bevotroppo" post=11368
Una cosa che aggiungerei sono due led sullo stampato in serie all'output degli optoaccoppiatori (si potrebbe compensare la caduta di tensione indotta dal led con un diverso valore delle resistenze del partitore in ingresso al PIC), questo permetterebbe una "fase statica" che faciliterebbe il montaggio (ritengo che serva in quanto hai previsto delle asole di aggiustamento); in alternativa montaggio "fisso" del PCB e possibilità di aggiustamento dell' offset di anticipo tramite il software
Quello dei led e' un bel problemino...il rapporto di trasferimento nell'optoaccoppiatore si aggira nell'ordine di 0.1, cioe' se si imposta la corrente nel led pilota a 10mA allora il fototransistor trasferira' 1mA. Ora non saprei dire nello specifico, pero' l'ordine di grandezza e' quello ed e' un po' poco per accendere il led. Per quanto riguarda l'aggiustamento della fase da SW e' fattibile pero' implica due settaggi diversi per i due PIC.
Sul mio sistema, quando inseriro' i sensori ottici (al momento sono Hall ed i led vanno alla grande), metterei i due led in modo che, dopo la fase statica possano essere tagliati fuori con due ponticelli.
Ultima Modifica 27/02/2014 20:24 da Joebar. Motivo: sistemato quote
Bella soluzione , così i grezzoni come me riescono a mettere in fase con attrezzi comuni.
Per l'alimentazione sui camel/kanguro 6/12V non c'è problema: io già prendo i 6V dal blocchetto chiave per la presa USB (res.+ zener+tr=5V) per il navigatore.
Nella regolazione della fase statica bisogna individuare il punto in cui il rotore del captatore taglia il traguardo dell'interruttore ottico: deve stare "a cavallo".
Per determinare questa condizione, sfrutto il fatto che l'impedenza dell'interruttore ottico varia a mano a mano che il rotore transita davanti al ricevitore.
Per parlare in termini pratici nel sistema attuale ho previsto che venga collegato un tester a due punti di prelievo e quando la tensione letta è pari a circa 2,5V significa che il sensore è in fase.
In futuro prevedo di implementare nel software per PC un'ambiente di taratura dove questa lettura la può fare direttamente il PIC con il suo ADC senza bisogno del tester esterno.
Tuttavia il sistema si rivolge anche a coloro che il PC potrebbero non volerlo/saperlo usare per questa applicazione e allora resterà sempre il sistema con il tester.
I led potrebbero aiutare, ma per quanto detto sopra, ci sarebbero le seguenti complicazioni:
- se venissero comandati dal PIC con l'ADC, qualcuno dovrebbe far entrare in modalità taratura il PIC; e come? Attraverso un pulsantino esterno? Non la vedo una buona soluzione. Con un PC? Allora tanto vale fare l'interfaccia software con led virtuali!
- Se venissero comandati da un elettronica indipendente si appesantirebbe il circuito in maniera spropositata: penso che ci vorrebbero più componenti per questa operazione che per l'intera centralina!
Il tester è uno strumento che più o meno abbiamo tutti e ormai costa pochissimo.
Inoltre non dimentichiamo che questa operazione è per una taratura statica e che se si vuole qualcosa di più preciso bisogna ricorrere alla pistola stroboscopica.
Se usi 3 colonnette sfalsate di 120° (come da disegno del PCB) e l'asola è dello spessore del diametro della vite, la rotazione può avvenire tranquillamente senza spostamento dell'asse; io manterrei il posizionamento relativo dei due optoaccoppiatori garantito dallo stampato.
Anche a me il PCB che ho postato con i due interruttori ottici insieme piaceva molto; tuttavia ieri ho eseguito le prove con il prototipo con le colonnette a 120° ed il risultato non è stato buono.
Tra un sensore e l'altro ho riscontrato ben 10° di differenza.
In linea di principio doveva funzionare ma il fatto è che al PCB un po' di gioco devi darglielo sulle asole, altrimenti non gira. Inoltre, per quanto abbia usato il trapano a colonna per fare i fori delle colonnete, qualche decimo di mm te lo mangi.
Questo significa che qualche grado lo perdi e siccome i gradi che perdi sono sull'albero a camme al volano diventano il doppio!
Magari passando ad una produzione in serie le tolleranze possono essere diminuite e la soluzione potrebbe tornare valida, ma per il momento ritengo di lasciare i due sensori separati.
Stavo pensando di inserire anche un'uscita per comandare il contagiri elettronico direttamente dalla centralina.
Siccome con questo sistema si possono utilizzare anche trasduttori non specifici (vedi piaggio etc.) che non prevedono l'uscita contagiri, in questo modo si risolverebbe il problema di avere accrocchi volanti sparsi sulla moto. Che ne dite?
Certo che dovrò ridisegnare la centralina e probabilmente la scatola che avevo previsto non basterà più... però penso ne possa valere la pena.
piccola proposta per l'alimentazione "bisvalida" 12V/6V: due resistenze di caduta differenti, da ponticellare in funzione del modello di moto, ed unico zener.
per la messa in fase statica, da grezzone mi sembra che il metodo tester sia sufficientemente semplice.